Cè una connessione tra la materia dell'etica e il sentimento di cura verso sé stessi? E ancor prima: c'è una possibile relazione tra la conoscenza della via etica e la felicità?
Sono le domande che si farà Zoe, la protagonista del libro e, a ben sondare il significato del suo nome, si scopre che Zoe, in greco, significa vita: ad essere più precisi, Zoe sta a designare l'essenza della vita. Gettata nel mondo, inquieta, in cerca di collocazione esistenziale, Zoe appena ventenne si affaccia alla vita dei grandi non sapendo come procedere. Accanto a lei l'amico Nicola che percorre il viaggio dentro le lezioni di etica ascoltate da Zoe nel corso per operatori sociosanitari e poi trascritte su un quaderno. Sullo sfondo c'è un terzo amico, Stefano, un giovane che proviene da un malfamato quartiere di periferia e che, anche lui, chiede di ascoltare le lezioni di etica per voce di Zoe. All'interno di questa narrazione, si snodano e vengono affrontati diversi temi di etica quotidiana il cui filo rosso è la cura verso sé stessi e la propria vita. Per ogni tematica proposta c'è una testimonianza di vita che confluisce nella grande riflessione sulla felicità che attraversa l'intero libro.