In Italia si vendono e si leggono pochi libri. Di quei pochi, i libri di poesia sono pochissimi. Manca il coraggio di leggere poesia, perché spesso vi si cerca un senso che non c'è. La poesia è ispirazione, non racconto.

"Ho letto con crescente simpatia la raccolta "Brividi", una vera e propria sequenza, e non un fortuito assemblaggio di testi. Mi ha favorevolmente colpito la convivenza di suggestive accensioni surrealistiche e lacerti prosaici del tipo "piani urbanistici/ di Gallarate", pur banditi dall'io in campo come detestabili accidenti. Anche se chi ha composto questi versi evita perfino vistosamente la liricità, l'effetto complessivo è proprio quello di una passione che non esita a confessarsi."

Silvio Ramat

Titolare della Cattedra di Letteratura all'Università di Padova