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Come nuvole in cielo. Variazioni fantastiche sul cuore dell'Uno. Opera VI

Come nuvole in cielo. Variazioni fantastiche sul cuore dell'Uno. Opera VI
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Libro:
98 Pagine
Editore:
Salviati & Sagredo
Pubblicato:
06/02/2023
Isbn o codice id
9788894173635

Descrizione

"Come nuvole in cielo" è un poema spirituale in dodici liriche ispirato dall'ideale buddhista del "vivere soli", inteso come un costante dimorare nella presenza mentale. E in questa condizione, cui si accede attraverso la pratica meditativa ma anche tramite la poesia, che è possibile sperimentare la rivelazione del proprio sguardo sul Tutto come sguardo del Tutto attraverso di noi. I nostri volti sono infatti "[...] specchio in cui / la variazione sua infinita / gioca l'Uno." Sotto lo sguardo dell'Io meditante e poetico il Tutto, a partire dalla sua molteplicità immediata, si configura come una trama di immagini simboliche talora ricorrenti (i"delfini voltonuvola", il "sagrato bluruvido del vento", "il tronco che si spacca verde d'anima", l'"urlo cardante dell'Azzurro"), immergendosi nelle quali l'Io, poetante o lettore, si scopre non come spettatore di fronte a un oggetto ma piuttosto come preziosa condizione del loro apparire. La peculiare qualità di questo riconoscimento, esprimibile come spaziosità, luminosità e silenzio, è vissuta quale esperienza di risveglio e di pacificazione: "Liberi sono i nomi che furono nostri, / lasciati andare a far gli spazi un poco / sapidi di noi. [...] / E siamo miti e vasti, / pagine aperte che il vento / gioca a non riscrivere: / sussurro biancostellato e basta, / in cuore all'Uno." Il lavoro è scritto in versi liberi. Si vale talora di spostamenti linguistici e neologismi volti a ri-strutturare le potenzialità semantiche e metaforiche della parola e prende corpo grafico in un'organizzazione strofica a tratti sperimentale, in coerenza con l'identità mobile ed evanescente di un "poema in nuvole". L'aura mitica e sacrale che a tratti lo pervade prende le mosse dalle influenze paniche dell'arcaica cultura mediterranea, come nella prima lirica, la quale rievoca simboli e suggestioni tratte dall'Inno omerico a Dioniso, ma si nutre anche di un costante riferimento sotterraneo alla saggezza dell'India, secondo una propensione che caratterizza anche le precedenti opere dell'autore