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FANCIULLI ALLEGRI

FANCIULLI ALLEGRI
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Niccia
Pubblicato:
02/07/2019
EAN-13
1230003304969

Descrizione

LUIGI CAPUANA

FANCIULLI ALLEGRI

DAL LIBRO: Leo era tornato in casa tutto contento. In premio dei buoni esami, il babbo lo aveva condotto alla inaugurazione della statua di un grand'uomo, di uno con tanto di barba egli diceva ai fratellini e alle sorelline, non ricordandosi il nome e d'una donna seduta lì sotto, con un bambinone nudo d'accanto. Che folla! Ministri, Senatori, Deputati! Bandiere e bande!... Signore alle finestre e ai balconi!...

Fratellini e sorelline stavano a sentirlo a bocca aperta, invidiandolo.

Ora giocheremo alla statua! egli conchiuse.

Durante la cerimonia non aveva pensato ad altro. Gli era balenata quasi subito quest'idea appena arrivato colà, e per ciò aveva osservato attentamente ogni particolare per poterli rifare tutti con precisione; sarebbe stato un gioco nuovo!

Andiamo in giardino; vi spiegherò ogni cosa... Ma prima chiamiamo i Solerti.

I Solerti abitavano al terzo piano, ed erano i loro immancabili compagni di chiasso.

Nei mesi delle vacanze passavano le giornate insieme nel giardinetto di casa Tomelli; spesso venivano i fratelli Bossi, e anche le ragazzine Sfrattini, amiche e compagne di scuola di Gina e Lora. I genitori dei Tomelli volevano che i loro bambini si divertissero molto dopo aver studiato quanto occorreva, e per ciò li secondavano volentieri nei loro capricci di chiasso. Qualche volta mamma e babbo prendevano parte ai loro divertimenti, e ne inventavano pure qualcuno quando i bambini si trovavano a corto di novità.

Quel giorno la compagnia era completa in giardino, e la buona signora Tomelli stava a sorvegliarla dalla terrazza, interrompendo di tratto in tratto la lettura d'un libro nuovo, comprato dal marito il giorno avanti.

I Solerti, Carlo, Nina ed Eugenio, erano accorsi subito alla chiamata. I Bossi, Giulio e Armando, erano stati condotti dal loro babbo; la signora Sfrattini, fatta una visita alla sua amica Elena, aveva lasciato Laura e Clelia, che la cameriera sarebbe venuta a riprendere fra qualche ora. Tra le aiuole fiorite, quei fiori viventi che correvano, s'inseguivano, ridendo e gridando, riempivano di commozione e di piacere il cuore della gentile signora sdraiata indolentemente su la poltrona a dondolo. Lo spettacolo era così bello, così rallegrante, che la lettura, interrotta da lunghi intervalli, procedeva lentissimamente.

Leo, in un canto, spiegava ai fratelli Bossi il nuovo giuoco da lui inventato.