Perché fare poesia? Ascoltare il proprio Sentimento che è anche "Ri-sentimento", vale a dire qualcosa che ci avvolge, bussa in noi e spontaneamente s'impone. Sentimento che cresce fino a costituirsi in ordine poetico del mondo, ordine sempre di-sfatto e ri-composto. E qual'è il disordine per eccellenza? Quel sentimento impalpabile, eppur concreto che esige saltar fuori ordinandosi Forma (canzone, ritmo, poesia). "Ti amo" gridano, potenza del "sentire" inerpicata su pareti impossibili, cuori trafitti sui muri in caccia della propria forma.Unico delirio, la poesia d'amore, capace di esprimersi come dono, anche quando la persona amata, libera si sottrae al nostro desiderio.E questo mio piccolo libro vuol essere di ciò testimonianza: Un diario in versi diviso in due parti, biografia, giorno dopo giorno, d'un amore che incombe alla soglia della vecchiaia incidendo la trama del suo buffo melodramma esistenziale sulla crosta asperrima dell'inevitabile fallimento.