"Il cSi tratta di un romanzo che parla essenzialmente di Amicizia - quella con la "A" maiuscola -, e del ruolo salvifico che essa può avere nei confronti di certe malattie che, come la schizofrenia, sono considerate incurabili dalla medicina ufficiale. Rosario, uno dei due protagonisti, è un ragazzo dedito allo studio che vive una vita appartata, aliena dai divertimenti dei suoi coetanei, finché, mentre al cinema assiste alla proiezione di un film, una ragazza molto bella e procace non ci prova con lui; è a questo punto che si rompono i fragili argini della diga eretta a protezione dell'io e irrompe la psicosi, con i suoi sintomi di alterato vissuto della realtà e delle percezioni, fino alla diagnosi di schizofrenia. Rosario, condotto dal padre medico per la non facile via costellata da visite specialistiche e ricoveri presso cliniche per malattie mentali, riesce a sopravvivere, a laurearsi, a sposarsi e a essere padre, ma, per quanto abbia imparato a dissimulare i suoi problemi, si sentirà sempre come un vaso rotto che ha perso la sua integrità e vivrà la precarietà delle sue giornate nella consapevolezza di poter da un momento all'altro assistere alla definitiva frantumazione di sé in mille pezzi.