Le prime giornate grigie sembrano portarci già il rimpianto dell'estate, pure se quella appena passata ha i ricordi dolorosi di giovani vite interrotte. Il sedicenne arrivato a cercare lo sballo a Riccione, per una notte in cui voleva sentirsi grande, e se n'è andato sul tavolo gelido di un obitorio, vittima di quell'ecstasy preso da un amico. Il quindicenne ritrovato in coma etilico vicino al pontile a Marina di Pietrasanta, ubriaco da far paura, vicino alla sua bicicletta, e solo il pronto intervento della polizia lo ha salvato. Il diciannovenne morto dopo una notte in discoteca a Gallipoli, anche se poi l'autopsia ha rilevato che non aveva bevuto né preso pastiglie, ma è stato solo un maledetto sconosciuto vizio cardiaco a portarselo via. La situazione fra giovani e giovanissimi è allarmante, specie fra le ragazze, che ormai hanno praticamente uguagliato i coetanei. Tanti si salvano. Qualcuno muore. E' solo un caso, come alla roulette russa. Ma non forziamolo, quel caso.