"Incheapit" è un progetto editoriale che nasce dall'esigenza di coniugare due modi di fare arte: opere modellate con artigianato di recupero e la scrittura. "Incheapit" si riassume nel suo stesso nome: un'opera con ciclo aperto di inizio e fine; economica nella presentazione, nella rappresentazione e nella veicolazione. La crasi tra incipit e cheap risiede nella volontà di offrire spunti all'immaginario, raccattando materiali e raccontando l'inizio delle storie che, in verità, sono già dei brevissimi racconti in germe. "Anna Khairos" è il numero zero di "Incheapit". E la personificazione del nome dell'opera riprodotta in foto disturbata intitolata "Anark(h)airos", ovvero una libera interpretazione della definizione della qualità del tempo secondo i greci (kairos vs cronos), calata nella destrutturazione dei canoni sociali contemporanei. Ma contestualmente senza tempo, straziata, strappata, custode restituita, presente e sognatrice. Capace di carpire la qualità del proprio tempo, sovvertendo convenzioni e misure. L'anarchia temporale-sociale della protagonista dell'incipit-racconto risiede principalmente nel suo atto di impugnare le lancette dell'orologio e sfrecciarle al contrario, liberandosi e liberandoci nell'immaginazione di un Chisciotte-contrabbasso che libra un aquilone-libro o di una clessidra-tromba capace di esplodere semiotica e semantica del tempo.