«I due concetti di ordine e caos descrivono, a prima vista, due situazioni opposte. In realtà i due aspetti coesistono: esiste dell'ordine nel caos e del disordine nell'ordine. È questo che viene fuori dall'analisi di questi due concetti, dalla realtà della vita stessa compreso la mia, soprattutto...la mia. Ordine e caos, sono quindi due diverse facce della stessa medaglia. L'uno non può esistere senza l'altro. A non dosare bene questi due ingredienti si rischia di sbagliare e diventare noiosi. Troppo "ordine" è stancante, prevedibile, "finito" troppo "caos" è incomprensibile, asfissiante e diciamocelo... poco interessante. Come si fa allora a creare un'opera che riesca a riunire il disordine all'equilibrio e che lasci il lettore soddisfatto e gratificato? Si prova, provo a scrivere poesia. Poesia che racchiuda nei suoi passaggi, l'equilibrio che "mette in ordine" questi due concetti apparentemente opposti. Questa contraddizione è dentro me, sfogata in versi e parole, "lanciata" con schizzi d'inchiostro a colorare pagine vuote con l'intento di trovare finalmente il mio equilibrio interiore. Quell'armonia che si genera tra l'accettazione delle proprie zone d'ombra e l'amore immenso che, con la sua luce, illumina e rigenera i miei sogni. "L'ordine del caos" è questo. Creare ordine dalla confusione, amore dall'odio, sorriso dal pianto, soprattutto in quei momenti in cui si vorrebbe solo chiudere gli occhi e non svegliarsi più.»