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LA SINTESI CHIMICA

LA SINTESI CHIMICA
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Niccia
Pubblicato:
04/04/2020
EAN-13
1230003795071

Descrizione

Giovanni Maria Cornoldi (Venezia, 29 settembre 1822 Roma, 18 gennaio 1892) è stato un gesuita, accademico e giornalista italiano.

Nato a Venezia, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1840. Divenne poi insegnante di filosofia a Bressanone e Padova per molti anni. Dal 1880 fino alla sua morte fu membro della redazione di Civiltà Cattolica e predicatore in molte chiese.

Morì a Roma di polmonite il 18 gennaio 1892.

Fu grande conoscitore di san Tommaso d'Aquino, e scrisse molte opere per commentarne la dottrina. Le sue Lezioni di Filosofia 1872 vennero tradotte in latino dal Cardinale Agostini sotto il titolo di Institutiones Philosophicæ ad mentem divi Thomæ; Aquinatis.

Oltre alle sue numerose opere filosofiche pubblicò un commento alla Divina Commedia di Dante, interprendandolo secondo la filosofia e la teologia. Ha fondato l'accademia di Bologna dedicata a san Tommaso d'Aquino, e a Roma fondò due periodici, La Scienza Italiana nel 1876 poi confluito ne La Scuola Cattolica e il giornale Accademia di S. Tommaso nel 1881.

DAL LIBRO: Che cosa è elemento? Aristotele dà questa definizione dell'elemento. «Dicesi elemento ciò ch'è primo nella sintesi, e che esiste nel composto, ed è indivisibile in parti di specie diverse. Laonde elementi dei corpi sono que' corpi, nei quali termina l'ultima analisi, e cotesti elementi sono indivisibili in corpi di specie diverse. Siano poi molti od uno, non importa, al presente: per essere elementi basta che abbiano gli indicati caratteri.»([1]) L'Aquinate discorre così sopra la definizione dello Stagirita: «Non si adopera la parola elemento con proprietà se non quando si parla di cause materiali, onde risulta una sostanza composta. Anzi nemmeno allorchè si tratta di qualsisia causa materiale, ma bensì di quella soltanto, da cui viene la prima composizione. Perciò non diciamo che le membra siano elementi dell'uomo, poichè le membra stesse sono, pure composte. Aggiunge Aristotele che l'elemento esiste nel composto. Le quali parole si mettono per distinguere l'elemento da ciò che nella generazione del composto si corrompe affatto. Così il pane è a guisa di materia del sangue, ma, non si genera il sangue qualora il pane non sia affatto corrotto, e però il pane per niun modo esiste nel sangue, e perciò non si può dire che il pane sia elemento del sangue. Ma egli è mestieri che gli elementi esistano in qualche maniera nel composto, poichè non sono corrotti affatto. Inoltre Aristotele dice che l'elemento non si divide in specie diverse, e così distinguelo da quelle cose, le quali hanno varie parti di specie diverse, come, per esempio, la mano, le cui parti sono la carne e le ossa che tra loro differenziano nella specie.