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La pianta ch'la camenna. Poesia di strada

La pianta ch'la camenna. Poesia di strada
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Brossura
Editore:
Streetlib
Pubblicato:
02/04/2022
Isbn o codice id
9791221321432

Descrizione

«Questo libro fa parte di una collana dedicata agli artisti di strada, per una casa editrice fondata da un cantastorie negli anni `50. Simone Morotti è saltimbanco, suonatore di organetto diatonico, trampoliere, poeta. Quando mi ha presentato la sua produzione vernacolare, ho avuto subito chiara la preziosa musicalità del verso, che mi ricorda nell'insieme, per sonorità e tematiche, le poesie di Tonino Guerra. In un'epoca sempre più segnata dalla preponderanza dell'immagine sulla parola, gli ho proposto di raccogliere queste poesie e scriverne delle altre. Il solo testo però non bastava, l'arte di chi ha preceduto Simone sulle strade che lui stesso percorre, prevedeva la sorellanza tra diversi codici espressivi, non solo il linguaggio verbale ma anche l'illustrazione e la musica. È per questo motivo che ho proposto la partecipazione con l'illustratrice Carlotta Cecchini, lei stessa artista di strada, e la musica del Gruppo Ocarinistico Budriese, che porta avanti una tradizione ultra-centenaria legata al settimino delle ocarine. L'ocarina è un flauto in argilla nato a Budrio a metà dell'800, oggi diffuso in tutto il mondo, soprattutto in Asia. Alcuni dei componenti il gruppo attuale, sono stati allievi dei suonatori che parteciparono negli anni `70 alle riprese del film Novecento di Bernardo Bertolucci. I brani utilizzati nell'audiolibro sono tratti dal Cd musicale Sprizzi e sprazzi, in cui il gruppo ha raccolto musiche originali per settimino composto a cavallo degli ultimi due secoli, cui sono stati aggiunti brani per chitarra, ocarina e violino, in gran parte manoscritti originali. In fase di montaggio, ho alternato le poesie alla musica inserendovi effetti e ambientazioni sonore. L'edizione a stampa è ulteriormente arricchita dalle illustrazioni di Carlotta, che padroneggia il bianco e nero combinando tra loro tecniche diverse come tempera, acquerello, china e matita. In appendice all'operetta, ho inserito una trascrizione di alcuni brani musicali che il Morotti esegue all'organetto diatonico, camminando sui trampoli per le vie dei paesi in cui si esibisce, sia a piazza morta o `cappello' come si dice nel moderno gergo della strada, sia come ospite di rassegne calendarizzate. La maggior parte di questi brani li ha appresi da Thomas Bertuccioli, suonatore da ballo pesarese, provengono dal repertorio di diversi ricercatori sul campo e gruppi di musica popolare come l'Uva Grisa, in continuità con il folk revival novecentesco. Il debito proclamato verso la poesia di Pasqualone è più sostanziale che formale, poiché nel metro, nello schema rimico, nel format e nel linguaggio delle sue composizioni letterarie, egli molto si discosta dalla poesia popolare dei cantastorie, prediligendo più il linguaggio onirico e cinematografico di un Guerra o di altri poeti dialettali contemporanei. Quel che tuttavia lega l'autore alla figura di Odoardo Giansanti è un rapporto più profondo tra poesia e vita. Simone non scrive per le accademie letterarie o per i circoli intellettuali dell'intellighenzia borghese, ma per il pubblico della strada, che ha scelto come terreno privilegiato della sua attività.»