La trama è avvincente, di quelle che da sempre costruiscono i grandi romanzi d'azione. E la vicenda personale di Jingo, tra amore, rapporti familiari e tossicodipendenza, si dipana a Bombay in un contesto di lotta politica e di conflitti: scontri interreligiosi tra fondamentalisti indù e musulmani, speculazione edilizia e corruzione. Intenso e ben costruito, il romanzo è una vasta cronaca del suo tempo, innervata da avvenimenti storici e problematiche sociali dell'India odierna, culminate di recente nell'attacco terroristico a Bombay del 26 novembre 2008 che fu mostrato in diretta dalle tv di tutto il mondo. Ma è anche un appassionante racconto individuale: l'interrogativo etico che muove Jingo - sono uno scrittore, come posso raccontare la mia città? - non rimane su un piano astratto, ma lo spinge a rischiare la pelle in un confronto a distanza con il vecchio compagno di liceo, oggi a capo del partito nazionalista e di estrema destra.