«È così che inizia una storia damore che arriva fino ai giorni nostri, quella con la composizione poetica, che, ne siamo sicuri, ha ancora da vivere tantissimi anni di felicità insieme. Il verso diventa un confidente, un amico, lamante mai pago, quello a cui rivolgersi in ogni momento, a cui dedicare le nostre energie e infinite attenzioni, ma anche quello su cui scaricare le tensioni, gli stati danimo ambigui, le difficoltà, in un rapporto che ruota proprio intorno a questo do ut des infinito, dove persino la rabbia, come leccitazione e i sentimenti portati allestremo, possono essere produttivi, una fecondità che ha del prodigioso.»

Matteo Preve nasce a Livorno nel 1977. Di origini toscane e liguri, vive e cresce nella sua città natale e lì frequenta il Liceo Scientifico Enriques. Durante questo periodo due persone lo segneranno profondamente sotto il profilo umano e culturale, il Prof. DElia e il Prof. Goracci, illuminando il cammino, la crescita interiore e linteresse verso la letteratura e le arti. Negli anni a venire si avvicina ai grandi autori della letteratura italiana ed internazionale, prediligendo tra tutto la poesia (da Neruda a Garcia Lorca, da Caproni alla Merini, da Hikmet a Bukowski), in particolare quella damore. Si appassiona della medicina e prosegue poi gli studi in campo scientifico fino al conseguimento del titolo di dottore di ricerca in Neurobiologia e Clinica dei disturbi affettivi. Nel 2015, dopo un periodo di silenzio creativo, pubblica la prima raccolta di poesie damore dal titolo Incendiaria*. Nel 2017 esce la sua seconda pubblicazione,* 1789*.* Libretto rosso è la sua terza pubblicazione.