Un esordio che dispiega sulla pagina l'amore per il cinema (il titolo viene dal film Hiroshima Mon Amour) e per la letteratura: quest'ultimo culminerà nell'incontro con Raffaele La Capria, idolo letterario di Amoresano, che incontrerà l'autore di Ferito a mortein una delle scene più belle del libro. E soprattutto un inno di amore e odio per Napoli e la napoletanità, per il mare che può essere vita e morte, per la bellezza di una città che però, al tempo stesso, ti tiene prigioniero in un'esistenza senza vie di fuga.
Il secondo titolo degli Innocenti sposta lo sguardo dalle pianure emiliane di A misura d'uomo di Roberto Camurri, con cui il progetto ha esordito a gennaio, al mare di Napoli e dalla realtà chiusa e taciturna della provincia al disagio del precariato in una grande città. Un passato da marinaio e un presente da disoccupato alla costante ricerca di un lavoro che non si lascia trovare, Amoresano, il protagonista del romanzo d'esordio di Alessio Forgione, passa le giornate a fare colloqui surreali e scrivere racconti e le serate a sbronzarsi di birra e guardare le partite del Napoli con l'amico Russo, finché non incontra Nina, ragazza bella e misteriosa che gli si presenta con lo pseudonimo nabokoviano di Lola. L’amore gli fa spendere molti più soldi di quanto Amoresano possa permettersi, avvicinandolo così sempre di più alla morte: sì, perché Amoresano ha deciso di farla finita appena saranno finiti i soldi, portando avanti un conto alla rovescia che assottiglia il tempo e che, tra letteratura e autobiografia, serve a Forgione per raccontare con disincanto, ironia e passione la generazione precaria.
