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Pierantonio e le storie della baracca- Antologia vol II

Pierantonio e le storie della baracca- Antologia vol II
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Gian Paolo Spaliviero
Pubblicato:
24/06/2021
EAN-13
9791220818773

Descrizione

Sono un uomo di cinquantasei anni, non ho un lavoro, non ho una pensione e non ho soldi. Abito in una baracca da muratore all'interno di un deposito di materiali di un'impresa impresa edilizia.
Il deposito si estende su circa diecimila metri quadrati in periferia, è recintato da tre lati con una robusta rete e il quarto lato è chiuso dal fiume, la vecchia Dora.
La baracca sarà un trentina di metri quadri, e in questi trenta metri ci ho ricavato un cucina/soggiorno spaziosa, completa di tavolo con quattro sedie e una poltrona, un frigo, una credenza e una stufa di cui vi parlerò, tutta roba trovata dove buttano i rifiuti ingombranti, e una stanza da letto separata da un divisorio di legno; letto e comodino e basta no,beh anche un armadio per i vestiti.
Ho pure una televisione da dodici pollici con l'antenna**,** che non guardo quasi mai perché prende e non prende, il più delle volte non prende.
Questo è il mio posto all'ombra, il mio regno, il luogo fantastico in cui vivo senza contatti con il mondo esterno, salvo che per le incursioni mute, a volte anche parlate, che ci faccio quotidianamente.
Il deposito è di un mio ex compagno di scuola che ha una grossa impresa edilizia e mi ha promesso che potrò starci finché vivo. Non mi ama, ma mi deve un favore dai tempi della scuola**,** e allora mi lascia vivere in quel posto. D'altro canto faccio da guardiano e me lo guadagno.
Nella baracca c'è la corrente elettrica e possiedo, come vi dicevo, anche una stufa a legna per far da mangiare e per scaldarmi, una di quelle antiche con tre fuochi, la vaschetta per l'acqua calda e il forno, con il tubo che esce dal tetto.
La legna non manca e per me è gratis perché quando finisce un cantiere ci portano le assi avanzate e usate, quelle non sporche di cemento, la legna degli imballaggi, le travi di quando smontano un tetto e simili.
In conseguenza di ciò uso la stufa tutto l'anno come facevano una volta nelle campagne; d'estate fa un po' caldo ma basta abituarsi.
Non vi parlerò, in questo libro, del mio passato, tanto non interessa a nessuno no, questo sarà soltanto un libro di cucina, di culinaria.
Molte volte non saranno ricette vere ma soltanto forme di utilizzo di materiali, nel senso ad esempio che ti ritrovi magari soltanto con una o due cose in casa, tipo una scatoletta di tonno o di fagioli, un paio di biscotti o anche niente e devi farne uscire il pranzo o la cena o tutti e due; le ricette elaborate sono un'altra cosa.
Altre volte saranno ricette vere e proprie ricavate dalla tradizione popolare e contadina del Piemonte e di altre regioni, perché le povertà si assomigliano tutte, in tutti i tempi e in tutti i luoghi. Le tribolazioni dei nostri antenati assomigliano un po' alle mie, per questo i loro poveri cibi (ma non sempre proprio poveri) incontrano il mio favore e corrispondono alle mie piccole possibilità, anche se oggi le cose che una volta erano utilizzate normalmente sono costose.
Nonostante la mia condizione a volte riesco a trovare dei materiali lussuriosi e nobili e allora è festa grande.
Nella roba buttata si trova di tutto, veramente di tutto; in questa società del lusso e dello spreco vengono gettate cose di ogni genere anche costose e ricercate e per questo bisogna ringraziare la legislazione che impone di buttare le cose scadute, per quanto riguarda gli alimentari.