Quasi mi scordavo di dirti addio è una raccolta di poesie,
riflessioni e al contempo una sorta di diario contenente pensieri,
divagazioni e flussi di coscienza, che dopo una lunga genesi prende
forma nei difficili mesi della pandemia e del lockdown. L'autrice,
infatti, scrive da anni poesie che tiene relegate in un cassetto, e
quando nel marzo 2020 è costretta, come tutti a restare a casa racconta
in versi il suo spiazzamento, la solitudine, la coscienza della
fragilità della vita che ha accomunato tutti gli italiani e buona parte
degli occidentali, che prima del diffondersi del Covid si sentivano
sicuri e invincibili. In questo contesto, i suoi scritti precedenti, che
parlano di amori finiti, di nostalgia, di perdita, sembrano acquisire
ulteriore senso e farsi quanto mai attuali e calzanti.Ognuno può
ritrovare tra le righe un pezzo della propria vita, può riconoscersi in
un'emozione, in un dolore, in una frase pensata e non detta per paura,
per imbarazzo o semplicemente perché si crede di non essere ascoltati.
Con parole semplici è riuscita a raccontare il cuore di ognuno di noi.