L'uomo primitivo non accettava che la malattia potesse essere attribuita a cause naturali, ma la considerava piuttosto un fenomeno magico-religioso. La medicina magica è sempre esistita in quanto la magia, è un tentativo diretto dell'uomo di intervenire nello svolgersi degli eventi naturali, di imporsi alla natura. Con il tempo, l'uomo primitivo si persuase che non tutte le malattie erano dovute ad agenti sovrannaturali e alcune di esse, meno gravi, potevano essere curate con mezzi di uso quotidiano. Si sviluppò così un sistema di medicina casalinga e popolare tramandata per via orale. Alcuni rimedi dovevano essere ingeriti, molti dovevano essere portati addosso a scopo di scongiuro (talismani) o a scopo curativo (come la moneta d'argento posta sulla sede dell'erisipela).

Il volume approfondisce la cura di molte malattie poco conosciute, anche con i rimedi non proprio scientifici disponibili all'epoca.