È un tardo pomeriggio di fine aprile, nel dedalo di strade tra i quartieri di Aurora e Barriera di Milano, a Torino. Le vie sono trafficate e piene di gente di ogni etnia che fa aperitivo o torna a casa con le buste della spesa. Luigi Capoti, detto Truman, è armato di coltello a scatto e porta sulle spalle uno zaino con dentro il denaro che gli resta e pochi altri averi. Sembrerebbe uno dei tanti passanti, con la giacca stile militare e un berretto in testa, invece sta pedinando una coppia che cammina senza fretta per quella Babele di lingue e odori. La donna è sua moglie, Jeanne, e quello che la accompagna è colui che Capoti ritiene il suo amante. Ma colpire senza essere visto non è semplice, con tutta quella gente in giro. Inizia così una vera e propria caccia all'uomo che si protrae per oltre due ore. A mettersi sulle tracce di Jeanne, però, c'è anche la banda di Max Ventura, i quattro ex detenuti fuggiti dal furgone che li stava portando in carcere, in Francia. La loro intenzione è salvare la donna per volere del loro capo, Numero Uno, che ha ricevuto dalla madre di Jeanne un'accorata richiesta d'aiuto. Senza fiato è la storia di un inseguimento incrociato che passo dopo passo arriverà all'inaspettato epilogo.