La storiografia moderna considera la Storia della Sikelia, patria di Sicani, Siculi ed Elimi, un osservatorio privilegiato, un modello paradigmatico dello scontro ariano-semitico, del conflitto politico e militare per il controllo e l'egemonia sul Mediterraneo centrale e occidentale, fra due diverse civiltà, la greca e la punica. Il libro vuol essere un'opera divulgativa e, anche, un manuale per le scuole medie e superiori. L'autore ha cercato di realizzare il giusto equilibrio narrativo, tra due esigenze didattiche: una presentazione di sintesi, che consenta al lettore di cogliere il senso del divenire storico-sociale dell'Isola nel periodo arcaico e, in parte, anche classico, e l'altra, specificatamente analitica, attenta alle dimensioni storiografiche che ci danno un'ampia visione delle problematiche causali degli eventi narrati. Vi si narra la storia di questa terra, in sei snelle parti: le origini, la colonizzazione fenicia e greca, la prima tirannide, le prove di democrazia, il ritorno dei signori, il crepuscolo della grecità all'alba dell'apparizione della grande potenza di Roma. Ognuno dei 24 capitoli si chiude con l'invito a Fare storia, ovvero la discussione di un problema storiografico, supportata dalla proposizione di brevi parti di testi della storiografia classica.