Eliza è l'adolescente al centro del romanzo, attorno alla quale ruotano gli amici.
Le loro insicurezze si svelano nella loro enormità, tipica degli adolescenti, soprattutto quando si affacciano imprevisti e prepotenti i primi sentimenti e le prime infatuazioni. È tutto un avvicinarsi, un lasciarsi, per poi riprendersi e chiarire le incomprensioni. È la scoperta di avere bisogno di un partner, di qualcosa di più di un amico, col quale confidarsi e passeggiare insieme, mano nella mano.
Francesca Di benedetto scrive il romanzo ad appena diciassette anni.  È reduce da esperienze di scrittura di racconti, che hanno già ricevuto riconoscimenti. Si cimenta quindi con un'opera ben più impegnativa, con un risultato senz'altro apprezzabile. Riesce a mantenere costanti il ritmo e l'attenzione, dall'inizio alla fine, la sua prosa è scorrevole ed i concetti resi in maniera chiara, senza ripetizioni ed inutili ritardi.
I personaggi sono ben tratteggiati e Francesca dimostra capacità di analisi psicologica. Si è ben soffermata sui tratti caratteriali dei personaggi e sulle reazioni agli avvenimenti che li vedono protagonisti: la timidezza tipica dei teen, la gelosia, l'amicizia che si fa da parte per far posto ad un sentimento più profondo, le aperture ed i chiarimenti.
Descrive gli affetti di quelle amicizie giovanili, che resteranno indelebili per la vita, come le più sincere e disinteressate.