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UNA PARTITA A SCACCHI

UNA PARTITA A SCACCHI
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Niccia
Pubblicato:
24/06/2019
EAN-13
1230003293287

Descrizione

Mi serpeggiasse il freddo, ma, sia pigrizia o grillo,

Sopportavo quei brividi, pure di star tranquillo.

La stanza parea enorme, tanto era vuota e bruna. -

Di tratto in tratto, a sbalzi, una mosca importuna

Borbottava per l'aria misteriosi metri,

Poi dava scioccamente della testa nei vetri -

Le tende alla finestra frusciavano inquiete...

Racconto queste cose, perché, se nol sapete,

Noi poeti, sovente, non siam noi che scriviamo,

È il vento che fa un fremito correr di ramo in ramo,

È una canzon perduta che pel capo ci frulla,

È il fumo di un sigaro, è un'ombra, è tutto, è nulla,

È un lembo della veste di persona sottile,

È la pioggia monotona che scroscia nel cortile,

È una poltrona morbida come sera d'estate,

È il sole che festevole picchia alle vetriate,

È delle cose esterne la varia litania,

Che fe' rider Ariosto e pianger Geremia. -

Stavo dunque soletto, cogli occhi semichiusi

E la mente perduta in fantasmi confusi,

Aveo smesso di leggere per sonnecchiare, ed era

L'autunno, ve l'ho detto, e per giunta, la sera.

Il libro raccontava storie vecchie e infantili

Di castelli, di fate, di valletti gentili.

Talora licenzioso nei motti, ma coll'aria

Di un nonno che sorrida con malizia bonaria.

È strano come in quelle pagine polverose

L'amor sia schietto, e tutte le vicende festose. -

Si direbbe che il tempo, inflessibile a noi,

Abbia corso a ritroso per tutti quegli eroi.

Le mura dei castelli son corrose e infrante,

E suvvi ci si abbarbica l'edera serpeggiante.

Son mozzate le torri, i merli son caduti,

Le sale spaziose i bei freschi han perduti;

I camini giganti dall'ali protettrici

Son colmi di macerie, stridon sulle cornici

I più grotteschi uccelli: ma sereni, sicuri,

Più forti che le torri e più saldi che i muri.

Quelli uomini di ferro d'ogni mollezza schivi

Si parano alla mente baldi, parlanti e vivi. -

Son là, coll'armi al fianco, col grifalco in mano,

Ieri: leon di guerra, ed oggi: castellano.

Ignoranti di patria, di libertà: capaci

Di morire per un nome od un paio di baci.