Scrivere - si sa - è di per sé operazione complessa; la scrittura saggistica è sicuramente tra le più difficili e affascinanti, per la stessa natura proteiforme del saggio, che tende a sconfinare negli spazi più diversi e ad appropriarsi dei codici di altri generi. Alla saggistica dobbiamo la descrizione dei contesti culturali e storici nei quali vivono gli altri generi letterari considerati maggiori, essa accompagna e spesso dà senso e legittimazione culturale alla narrativa e alla poesia. Il volume si compone di tre sezioni: la prima, comprende saggi critici sui racconti di viaggio di alcuni scrittori italiani (da Foscolo a Faldella, da De Amicis a Borgese, da Calvino a Malerba, da Pasolini a Moravia, da Magris a Celati, da Praz a Terzani, dalla Rigliani all'Alliata); la seconda, presenta saggi più propriamente letterari, soprattutto su Calvino, ma anche su Svevo e Villaggio; la terza, offre interventi di tipo autobiografico, avventure odeporiche ed esistenziali condivisibili ed emozionanti, sul filo del riso e del pianto, come di solito accade nella vita.