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Alla periferia del progresso. Le correnti politiche ottocentesche in Eça de Queiros e Leopoldo Alas «Clarin»

Alla periferia del progresso. Le correnti politiche ottocentesche in Eça de Queiros e Leopoldo Alas «Clarin»
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Brossura:
228 Pagine
Editore:
Sette Città
Pubblicato:
15/12/2019
Isbn o codice id
9788878538566

Descrizione

Se c'è un concetto che, nell'immaginario collettivo, è intrinseco e finanche consustanziale a quello di modernità, tale concetto è quello di progresso. Sin dalla fine del XVIII secolo, l'Europa occidentale aveva conosciuto una grande trasformazione economica e sociale: l'incremento del sistema bancario e dei trasporti, ma soprattutto le rivoluzioni industriali, avevano spostato l'asse delle economie nazionali dall'agricoltura al secondo settore. La nascita delle fabbriche cambiava il volto delle metropoli, con l'ampliamento e il degrado delle periferie e l'arricchimento dei centri. Il nuovo assetto economico, tuttavia, non fu, in massima parte, foriero di un livellamento sociale e ciò provocò violente ribellioni che diedero vita a rivolte segnate dal sangue. In questo scenario, quale posto occupavano il Portogallo di José Maria Eça de Queiros (1845-1900) e la Spagna di Leopoldo Alas 'Clarin' (1852-1901)? Entrambe le nazioni iberiche stentavano a inserirsi nell'alveo dell'Occidente evoluto per ragioni politiche, economiche e culturali. Eça e Clarin fecero parte, rispettivamente, della Geraçao de 70 e della Generacion de 68; tale analogia si accompagna alla condivisione della corrente letteraria e all'assonanza delle vicende storiche dei rispettivi Paesi.