La direttiva (UE) 2021/771, abrogativa della direttiva (CE) 1999/44, e la direttiva (UE) 2021/770, rispettivamente recepite dai d.lgs n.170/2021 e n. 173/2021, hanno completamente riscritto ed ampliato la disciplina delle garanzie, legale e convenzionali, che il venditore professionale è tenuto ad offrire all'acquirente consumatore per i difetti di conformità. I contenuti della nuova disciplina delle garanzie di conformità sono qui analizzati evidenziando le principali novità della normativa "riformata", relativa alla vendita di beni mobili materiali, e le differenze con quella, totalmente inedita, della fornitura di contenuti e servizi digitali, nell'intento di offrire all'operatore del diritto un agile strumento di ausilio alla sua attività di tutela delle ragioni del consumatore o, di converso, del venditore. La disamina dei rimedi (ripristinatori, estimatorio, redibitorio e risarcitorio) di cui dispone il consumatore, muove dallo scrutinio di una copiosa e recente giurisprudenza, anteriore alla riforma ma ancora attuale ed in parte inedita, che si è scelto di richiamare non solo per "estremi", ma riportandone nel testo - o, più frequentemente in nota - gli estratti salienti, al fine di consentire al lettore di personalmente verificarne la pertinenza all'argomento trattato e la correttezza dell'interpretazione offerta.